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conferenza sul passo del San Bernardino

Ricevo e pubblico:

ASSOCIAZIONE SVIZZERA
PER I RAPPORTI CULTURALI ED ECONOMICI
CON L’ITALIA
BASILEA

Conferenza dell’ingegnere Paolo Mantovani

Dalle mulattiere alle strade commerciali attraverso lo Spluga e il San Bernardino per collegare i porti del Mediterraneo ai centri commerciali della Germania.

Giovedí 22 aprile 2010, alle ore 18:15 in un’aula dell’Università di Basilea, Petersplatz 1

Paolo Mantovani è nato a Soazza nel 1943. È ingegnere (ora in pensione) e da molti anni dedica una gran parte del suo tempo libero alla raccolta delle testimonianze sul passato della sua gente nell’alta Valle Mesolcina e allo studio delle antiche vie di comunicazione nelle Alpi retiche. Fra le sue pubblicazioni: "Kunstbauten für Kunststrassen" in: "Richard La Nicca, Bilder der Baukunst", Verlag Bündner Monatsblatt, Chur, 2006; "La strada commerciale del San Bernardino", Editore Armando Dadò, Locarno, 1988.

Il 17 aprile 2008 il giornalista Orazio Martinetti tenne una bella conferenza sul traforo ferroviario del San Gottardo dal titolo Il fischio del vapore. L’avventura ferroviaria nel cuore delle Alpi. L’ASRI ha invitato ora l’ing. Paolo Mantovani a parlarci di due altre vie di comunicazione tra l’Italia e la Germania: lo Spluga e il San Bernardino. Questo ciclo di conferenze sulle vie attraverso le Alpi continuerà il 19 novembre 2010 con la conferenza del prof. Remigio Ratti dal titolo Trasporti, sviluppo economico e identità nella Svizzera italiana – Il ruolo del San Gottardo, dalla galleria di Favre ad Alptransit.

“Agli inizi del XII secolo s‘accentuò il traffico di merci e persone attraverso i valichi alpini. Le vie del S. Gottardo, Lucomagno e S. Bernardino, come pure quelle comasche, erano preferite, oltre che da mercanti e militari, pure dai pellegrini, rispetto ai valichi del Piemonte e del trentino” scrive il prof. Massimo Colombo. Ora, in automobile, da Basilea si raggiunge Chiasso in 3 ore. Nel passato non era cosí: la strada che costeggiava il lago Ceresio tra Lugano e Melide fu aperta solo nel 1818 e poi ci si doveva imbarcare per Bissone. Il ponte-diga di Melide fu inaugurato solo nel 1848. Quindi per mercanti, militari e viandanti era importante avere vie alternative. Di alcune di queste ci parlerà l’ingegnere Paolo Mantovani.

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