Considero “ Il bambino e l'avvoltoio ” un reportage nell’anima. Un viaggio attento, analitico e mai distaccato nelle pieghe della coscienza, sempre alla ricerca di una luce anche in fondo all'abisso. È un reportage fatto di storie vere, vere anche quando si presentano come la riscrittura, la reinterpretazione simbolica di vicende vissute. Vicende reali e realistiche, come è vero e reale George ne “ L'angelo di via Appiani ”, che crede negli angeli, ma è la reinterpretazione della tragica storia di Frank, avvocato ghanese, catapultato in Italia come migliaia di altri, in attesa di continuare a sognare di rientrare nel proprio Paese, ma anche costretti a fare i conti, i pochi fortunati, con la difficoltà di riadattarsi al ritorno nella loro terra di origine. C'è amarezza anche nella storia di Ledion, il ventitreenne albanese, “ Il cerchio di ghisa ”, anche lui venuto in Italia a bordo di un gommone, su quei mezzi di fortuna che fanno sbarcare anche tante donne c
Obiettivo di questo sodalizio culturale è tenere viva la memoria della scrittrice elvetica Anna Gnesa (1904-1986), e diffondere in Italia i libri di scrittori svizzeri. Il Circolo "Anna Gnesa" ha sede a Pollena Trocchia (Napoli) ed è affiliato all'Associazione culturale "Nizza italiana".
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