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Liberi reclusi, col patrocinio del Circolo "Anna Gnesa"

Col patrocinio del Circolo "Anna Gnesa" è uscita la terza edizione del libro "Liberi reclusi".

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“L'ALBERO GENEALOGICO” di Piero Bianconi

Sono pagine talora drammatiche quelle che Piero Bianconi scrive sul passato dei suoi avi; un trascorso che egli sente remoto, un mondo che riemerge soprattutto dalla lettura di alcun lettere inviate dai suoi antenati emigrati in terre straniere. L’autore si trova nel mezzo di due generazioni completamente agli opposti: quella dei suoi predecessori e quella del figlio, ed in questo contesto si sente sperduto, isolato, in bilico tra due stili di vita che pur attigui nel tempo, sembrano infinitamente lontani. Nel rapido evolversi degli anni, tuttavia, non cambiano i sentimenti che sono intrinseci all’uomo, quelle sensazioni che nemmeno il progresso, con tutte le sue sfaccettature, riuscirà a distruggere… Questo libro, non facile, necessita a tratti una lenta lettura, ma riserva un finale estremamente significativo. [ Adriana Michielin, Villorba ] [ Adriana Michielin e don Pietro Zardo in occasione di una presentazione di un libro ]

conferenza sul passo del San Bernardino

Ricevo e pubblico: ASSOCIAZIONE SVIZZERA PER I RAPPORTI CULTURALI ED ECONOMICI CON L’ITALIA BASILEA Conferenza dell’ingegnere Paolo Mantovani Dalle mulattiere alle strade commerciali attraverso lo Spluga e il San Bernardino per collegare i porti del Mediterraneo ai centri commerciali della Germania . Giovedí 22 aprile 2010, alle ore 18:15 in un’aula dell’Università di Basilea, Petersplatz 1 Paolo Mantovani è nato a Soazza nel 1943. È ingegnere (ora in pensione) e da molti anni dedica una gran parte del suo tempo libero alla raccolta delle testimonianze sul passato della sua gente nell’alta Valle Mesolcina e allo studio delle antiche vie di comunicazione nelle Alpi retiche. Fra le sue pubblicazioni: " Kunstbauten für Kunststrassen " in: " Richard La Nicca, Bilder der Baukunst ", Verlag Bündner Monatsblatt, Chur, 2006; " La strada commerciale del San Bernardino ", Editore Armando Dadò, Locarno, 1988. Il 17 aprile 2008 il giornalista Orazio Martinetti tenne u

Mesolcina e Calanca. Quando le donne correvano il rischio di essere accusate di stregoneria

Il cardinale Carlo Borromeo e la caccia alle streghe nella valle della Mesolcina e val Calanca* Il tema dell’Autorità nella Chiesa cattolica si presenta particolarmente delicato quando si toccano questioni legate all’Inquisizione e alla cosiddetta “caccia alle streghe”, dove, ad un primo acchito, sembrano cocenti e inappellabili le responsabilità che non pochi ecclesiastici hanno avuto in merito a processi subiti da uomini e donne condannati poi al rogo. E trattare dei processi per stregoneria significa anche parlare di una figura emblematica della Chiesa cattolica: san Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano. Al card. Borromeo sono state mosse non poche accuse in merito alle sue presunte responsabilità nei processi, svoltisi nel 1583, per stregoneria nelle valli della Mesolcina [1] e della Calanca. Su questa delicata questione interviene Luca a Marca [2] con l’intervista che segue.   Può descrivermi la situazione sociale e religiosa della valle della Mesolci