ricevo e pubblico un commento al libro di Giuseppe Zoppi.
Dopo aver letto l’ultima pagina di questo libro, ho immaginato un grande quadro, un pannello pieno di sfumature, dove l’autore ritornato nei luoghi della sua infanzia ha dipinto le scene più emblematiche non solo di quel periodo, ma anche della quotidianità che perennemente si ripete.
Flora e fauna sono testimoni di un vivere all’aria aperta, dove la natura, la laboriosità e la semplicità dell’uomo si fondono all’unisono.
Da ciò che lo circonda e dalla tavolozza dei ricordi, il protagonista ha estratto una miriade di colori; il verde dei monti, il bianco della neve, il nero dei giorni avversi, il rosso delle ciliegie mature, l’oro del sole, il grigio della malinconia… Il tutto incorniciato da molteplici sensazioni e da infinite emozioni che l’artefice mirabilmente ha trasmesso con straordinaria poesia. [Adriana Michielin - Villorba]
[Adriana Michielin e lo scrittore Arrigo Petacco]
Dopo aver letto l’ultima pagina di questo libro, ho immaginato un grande quadro, un pannello pieno di sfumature, dove l’autore ritornato nei luoghi della sua infanzia ha dipinto le scene più emblematiche non solo di quel periodo, ma anche della quotidianità che perennemente si ripete.
Flora e fauna sono testimoni di un vivere all’aria aperta, dove la natura, la laboriosità e la semplicità dell’uomo si fondono all’unisono.
Da ciò che lo circonda e dalla tavolozza dei ricordi, il protagonista ha estratto una miriade di colori; il verde dei monti, il bianco della neve, il nero dei giorni avversi, il rosso delle ciliegie mature, l’oro del sole, il grigio della malinconia… Il tutto incorniciato da molteplici sensazioni e da infinite emozioni che l’artefice mirabilmente ha trasmesso con straordinaria poesia. [Adriana Michielin - Villorba]
[Adriana Michielin e lo scrittore Arrigo Petacco]
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