ricevo e pubblico:
ASSOCIAZIONE SVIZZERA
PER I RAPPORTI CULTURALI ED ECONOMICI
CON L’ITALIA
BASILEA
www.asri-basilea.ch / info@asri-basilea.ch
Conferenza della storica
Prof.ssa Patrizia Gabrielli
Donne nel Risorgimento tra storia e memoria
Martedí 13 settembre 2011, ore 18:15
in un’aula dell’Università di Basilea, Petersplatz 1
Biografia di Patrizia Gabrielli
ASSOCIAZIONE SVIZZERA
PER I RAPPORTI CULTURALI ED ECONOMICI
CON L’ITALIA
BASILEA
www.asri-basilea.ch / info@asri-basilea.ch
Conferenza della storica
Prof.ssa Patrizia Gabrielli
Donne nel Risorgimento tra storia e memoria
Martedí 13 settembre 2011, ore 18:15
in un’aula dell’Università di Basilea, Petersplatz 1
Biografia di Patrizia Gabrielli
È professore ordinario di Storia contemporanea e Storia di Genere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo (Università di Siena).
Fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato internazionale in Studi di Genere con sede amministrativa presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e del Comitato Scientifico delle riviste “Storia e Problemi Contemporanei”, “Italia contemporanea”.
È stata delegata del Rettore dell’Università degli Studi di Siena per gli Studi di Genere e ha diretto la Scuola Estiva dal 1999 al 2005.
Ha progettato e coordinato mostre, corsi e seminari di formazione per insegnanti e dipendenti di pubbliche amministrazioni; ha partecipato a vari convegni. È autrice di numerosi saggi e volumi, tra i più recenti si segnalano: Col freddo nel cuore. Uomini e donne nell’emigrazione antifascista, (Donzelli, 2004); La pace e la mimosa. L’Unione donne italiane e la costruzione della memoria (1944-1955) (Donzelli, 2005); Scenari di guerra, parole di donne. Diari e memorie nell’Italia della seconda guerra mondiale (il Mulino, 2007); Il 1946, le donne, la Repubblica (Donzelli, 2009).
I contenuti della conferenza
Donne, di differente provenienza sociale e con diversi livelli d’istruzione, hanno preso parte al Risorgimento italiano. Decise a sostenere la causa, esse realizzano una vasta gamma di interventi, che vanno dalla produzione di articoli per la stampa alla promozione di occasioni di confronto politico, dal sostegno ai combattenti alla raccolta di denaro per le imprese.
Attraverso il richiamo a figure note e meno note, verrà illustrata la molteplicità delle pratiche femminili nel processo di unificazione nazionale e la maturazione, in questa stessa fase, di un’elaborazione su i diritti delle donne, o meglio, per dirla con la mazziniana Alaíde Gualberta Beccari, per la “elevazione” delle donne.
Una parte dell’intervento sarà dedicata alle forme di rappresentazione e di custodia della memoria realizzata dai movimenti femminili e da qualche intellettuale (tra cui spicca la scrittrice socialista Anna Franchi) nel secondo dopoguerra che, riconoscendo il valore delle genealogie femminili, cercarono di saldare la propria esperienza politica a quella delle grandi eroine Risorgimentali liberandole dalla codificata e largamente accettata immagine della madre oblativa. Una progettualità che emerge con maggiore forza in occasione del centenario del 1848 e di quello dell’unità d’Italia, 1861. (Patrizia Gabrielli)
Fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato internazionale in Studi di Genere con sede amministrativa presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e del Comitato Scientifico delle riviste “Storia e Problemi Contemporanei”, “Italia contemporanea”.
È stata delegata del Rettore dell’Università degli Studi di Siena per gli Studi di Genere e ha diretto la Scuola Estiva dal 1999 al 2005.
Ha progettato e coordinato mostre, corsi e seminari di formazione per insegnanti e dipendenti di pubbliche amministrazioni; ha partecipato a vari convegni. È autrice di numerosi saggi e volumi, tra i più recenti si segnalano: Col freddo nel cuore. Uomini e donne nell’emigrazione antifascista, (Donzelli, 2004); La pace e la mimosa. L’Unione donne italiane e la costruzione della memoria (1944-1955) (Donzelli, 2005); Scenari di guerra, parole di donne. Diari e memorie nell’Italia della seconda guerra mondiale (il Mulino, 2007); Il 1946, le donne, la Repubblica (Donzelli, 2009).
I contenuti della conferenza
Donne, di differente provenienza sociale e con diversi livelli d’istruzione, hanno preso parte al Risorgimento italiano. Decise a sostenere la causa, esse realizzano una vasta gamma di interventi, che vanno dalla produzione di articoli per la stampa alla promozione di occasioni di confronto politico, dal sostegno ai combattenti alla raccolta di denaro per le imprese.
Attraverso il richiamo a figure note e meno note, verrà illustrata la molteplicità delle pratiche femminili nel processo di unificazione nazionale e la maturazione, in questa stessa fase, di un’elaborazione su i diritti delle donne, o meglio, per dirla con la mazziniana Alaíde Gualberta Beccari, per la “elevazione” delle donne.
Una parte dell’intervento sarà dedicata alle forme di rappresentazione e di custodia della memoria realizzata dai movimenti femminili e da qualche intellettuale (tra cui spicca la scrittrice socialista Anna Franchi) nel secondo dopoguerra che, riconoscendo il valore delle genealogie femminili, cercarono di saldare la propria esperienza politica a quella delle grandi eroine Risorgimentali liberandole dalla codificata e largamente accettata immagine della madre oblativa. Una progettualità che emerge con maggiore forza in occasione del centenario del 1848 e di quello dell’unità d’Italia, 1861. (Patrizia Gabrielli)
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