“ Su una cartina geografica del Settecento, la Verzasca appare come una piega tra Valmaggia e Leventina, tanto da scriverci il nome Verzasca- e viene in mente l’ “ Hic sunt leones” delle zone inesplorate delle carte antiche. Leoni, no. Ma una gente montanara intrepida e scontrosa che bastava a se stessa . Ci sono luoghi che attirano perché la presenza umana vi prevale, col buono e il men buono: opere d’arte, memorie storiche, diporti d’ogni genere. Qui la grande interlocutrice non è l’opera umana, ma la natura. Non che l’opera umana manchi o sia trascurabile, tutt’altro; ma dove è originaria è tale che fa una cosa sola con la natura”. 1 Con queste parole la scrittrice ticinese di lingua italiana Anna Gnesa (1904- 1986 ) presenta il suo paese natale (Brione Verzasca), il suo luogo del cuore: la valle Verzasca, da lei profondamente amata e di cui è interprete e custode. Nella valle è nata, lì ha vissuto fino alla morte e nei paesi della valle (Lavertezzo, Caslano, Tenero
Obiettivo di questo sodalizio culturale è tenere viva la memoria della scrittrice elvetica Anna Gnesa (1904-1986), e diffondere in Italia i libri di scrittori svizzeri. Il Circolo "Anna Gnesa" ha sede a Pollena Trocchia (Napoli) ed è affiliato all'Associazione culturale "Nizza italiana".