" Se il paradiso man mano che diventavamo grandi ci pareva sempre meno bello, fatto come era di perfezioni che non potevamo immaginare, la descrizione dell'inferno otteneva sempre il risultato voluto. Don Giuseppe non si sbracciava e non gridava, come altri predicatori, a farci vedere le facce dei diavoli con le forche per punzecchiare il sedere dei dannati. Don Giuseppe era troppo fine per lasciarsi andare a discorsi così terra a terra. Come sempre, spiegava da capo. Come mai poteva conciliarsi con la misericordia di Dio, il suo amore per noi, con tanto castigo? ". Questo brano è tratto da " Il fondo del sacco ", di Plinio Martini , ed è dedicato a don Giuseppe Fiscalini , sacerdote che ha guidato la parrocchia di Cavergno per circa mezzo secolo. Queste poche righe possono rappresentare una chiave di lettura per comprendere la diffidenza che, ancora oggi, tanti anziani hanno nei confronti delle comunità ecclesiali e della fede cattolica.
Obiettivo di questo sodalizio culturale è tenere viva la memoria della scrittrice elvetica Anna Gnesa (1904-1986), e diffondere in Italia i libri di scrittori svizzeri. Il Circolo "Anna Gnesa" ha sede a Pollena Trocchia (Napoli) ed è affiliato all'Associazione culturale "Nizza italiana".